sabato 3 dicembre 2011

Battaglia di Anghiari "Vuoto sotto il Vasari, nuove prove" Una nuova scoperta suggeritami dal mio maritino...e bravo ormai ti ho contagiato Rilevata un'altra intercapedine I tre 'vuoti' riscontrati dalla microsonda confermerebbero l'esistenza di uno spazio lasciato da Giorgio Vasari proprio per salvare l'affresco di Leonardo La scoperta di una nuova intercapedine alimenta la speranza di ritrovare il leggendario affresco di Leonardo. Continuano le ricerche dietro una parete del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove, con una sonda si cerca la Battaglia di Anghiari. Nelle ultime due notti la microcamera usata per studiare l'interno del muro ha evidenziato altri tre vuoti, di un'ampiezza apparente tra uno e due centimetri, dando così altre conferme - dopo il primo saggio positivo del 29 novembre scorso - alla teoria di Maurizio Seracini circa l'esistenza di uno spazio lasciato da Giorgio Vasari proprio per salvare l'affresco di Leonardo. L'igegner Maurizio Seracini, incaricato di svelare il segreto della 'Battaglia Anghiari', di Leonardo Da Vinci, aveva chiesto di bucare un affresco di Vasari in 14 punti per far passare la sonda endoscopica che deve scoprire tracce del dipinto di Leonardo dentro il muro. Ma la soprintendente Cristina Acidini ne ha concessi sette. Anche su questa 'trattativa' si è giocata l'autorizzazione del ministero dei Beni culturali, per consentire di bucare, con un apparecchio di pochissimi millimetri di diametro, il muro del Salone dei '500 di Palazzo Vecchio dove si vede un affresco di Giorgio Vasari, la Battaglia di Marciano. Seracini avrebbe fatto delle misure e simulazioni virtuali tali da individuare la parte centrale dell'affresco di Leonardo, sembra la 'battaglia per lo stendardo', una scaramuccia raffigurata nella Battaglia di Anghiari e di cui venne riprodotto il cartone da Rubens. ''Sono stati esplorati punti situati nella parte centrale dell'affresco di Vasari che vediamo oggi; sono antiche stuccature, fessure naturali del muro, perdite di colore, fenditure millimetriche da cui la sonda può passare senza problemi per la conservazione del dipinto'', ha spiegato Marco Ciatti dell'Opificio delle Pietre dure, istituto che affianca lo staff di Seracini. In totale, dopo il primo saggio, ora sono diventati quattro i punti di 'attacco', dei sette autorizzati dal ministero e dalla soprintendenza, dove la sonda mostra che c'è un vuoto tra la parete più recente e quella precedente.
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