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sabato 15 febbraio 2025

The reality in Botticelli's painting

 https://www.nuovatlantide.org/lalluce-valgo-di-botticelli/ Interesting article ..... even one of the great masters of the Renaissance would not paint, as some hastily write, the feet, but rather represent them as most of the big toes were in his time caused by the high shoes of women and the pointed ones of men.... Revolutionary therefore as if he decided to give human details to muses.... divinities.....albeit not perfect but contemporary.. .idea....perfection united with reality....the humanism on which the Renaissance is nourished If everything revolves around man ... if Leonardo studies the human body ... its proportions ..... Botticelli represents it in his reality as a touch not of a superficial brushstroke but as an evocation of the women of his time ...

Botticelli dipinge la realtà

 https://www.nuovatlantide.org/lalluce-valgo-di-botticelli/

Interessante articolo ..... addirittura uno dei grandi maestri del Rinascimento non dipingerebbe, come alcuni scrivono frettolosamente i piedi,ma anzi li rappresenti così come erano la maggior parte degli alluci nel suo tempo causati dalle scarpe alte delle donne e da quelle a punta degli uomini....

Rivoluzionario quindi come a muse .... divinità egli abbia deciso di dare particolari umani.....seppur non perfetti ma contemporanei .. .idea....perfezione unita alla realtà....l umanesimo di cui si nutre il rinascimento 

Se tutto ruota intorno all uomo ...se Leonardo studia il corpo umano...le sue proporzioni ..... Botticelli lo rappresenta nella sua realtà come tocco non di superficiale pennellata ma come evocazione delle donne del suo tempo ...


mercoledì 12 marzo 2014

Idee pasquali per addobbare la nostra casa con l'aiuto dei bambini

Uno dei ricordi più belli della mia esperienza di vita allo studentato è il momento in cui si decideva di addobbare la stanza/casa con oggetti che la rendessero più accogliente seppure piccola.
Da allora decisi che la mia abitazione doveva essere sempre in tema con i momenti più importanti delle festività, soprattutto quando sarebbero giunti i miei figli.
Allora è proprio arrivato il momento di una bella ricerca, con tante idee che condivido con le mie lettrici.
Il primo link è un blog 
http://caterinaedintorni.blogspot.it/2012/04/festone-facile-per-la-pasqua-2012.html.
 L'autrice posta sue creazioni effettuate anche con materiale vintage
Questo secondo link mostra come realizzare degli angioletti, economici..ottima idea anche per autofinanziamenti scout;)
Questa idea non potrò ancora realizzarla con mio figlio, perchè è ancora troppo piccolo
. Ve la linko, però, perchè è un'idea originale, che potrebbe sostituire il classico alberello...



lunedì 7 novembre 2011

Nuove creazioni

E' importante giocare con i bambini...vi posto alcune creazioni di mia sorella se siete interessati non esitate a contattarci;)

martedì 25 ottobre 2011

Giochi antichi

Mi trovavo circa un mese fa a Verona e li' in alcune piazze, chiuse al traffico, c'era un'associazione che promuoveva l'uso di giochi antichi. E' stato bello vedere come tanti bambini si divertissero e si cimentassero in giochi per loro nuovi e sconosciuti. Potrebbe allora essere educativo realizzare con loro questi giochi e poi divertirsi ad usarli insieme per coinvolgerli in attività che implicano i sensi, l'orientamento, l'abilità manuale, il movimento e ricordare anche con l'aiuto dei nonni il periodo storico in cui sono nati ;) Vi taggo alcuni link interessanti :)

mercoledì 19 ottobre 2011

Colorando con le dita


Oggi a scuola abbiamo sperimentato i colori con le dita. Le alunne future operatrici sociali hanno compreso a fondo questa tecnica. Hanno appurato anche come, ad una certa età, diventi piu' difficile usare il tatto anche per colorare. Alcune avevano anche difficoltà nel credere che non fossero nocivi. Alla fine una riflessione...non far usare contemporaneamente piu' colori di diversa natura perchè i bambini potrebbero fare confusione e usare le dita anche per le tempere ...
Vi posto dei lavoretti carini in prossimità di halloween....

http://www.ideamamma.it/category/idee-creative/con-mani-e-piedi/
http://www.ideamamma.it/2011/10/12/limpronta-della-mela/

Lim per l'integrazione


Lavagna Interattiva Multimediale è ormai entrata in molte classi italiane, ma qual è la sua funzione e soprattutto serve ai fini dell'integrazione di alunni con disabilità?
Bene iniziamo dalla definizione di LIM.....
Dispositivo digitale che assomiglia ad una classica lavagna bianca per forma e dimensioni, ma consente molto di più nell'attività didattica.
E' collegata ad un personal computer, spesso nascosto, il cui schermo viene proiettato sulla lavagna da un proiettore digitale installato in maniera opportuna.

Consente quindi da un lato di ampliare le opportunità di fruizione dei contenuti grazie alle capacità multimediali insite nelle tecnologie informatiche, dall'altro di offrire l'utilizzo simultaneo a tutti gli allievi, conservando quindi il consueto paradigma didattico centrato sulla lavagna.

A tal fine citiamo le considerazioni di un docente, Roberto Gagliardi, che ci sembrano particolarmente interessanti:

L'insegnante deve essere presente durante tutto il processo d'insegnamento apprendimento, ma non nella posizione centrale del docente che, davanti alla lavagna, trasmette contenuti alla classe che sta dall'altra parte. La zona centrale di azione diventa luogo comune tra allievi e docente che diventano i soggetti, gli attori dell'apprendimento Si può riempire la lavagna di disegni e scritte per gioco, se si vuol stimolare la creatività e la fantasia, ma è soprattutto uno strumento di apprendimento, una risorsa didattica. L'azione dell'insegnamento deve essere di conseguenza strutturata, seguire una metodologia precisa nel proporre i contenuti da apprendere e gli obiettivi da raggiungere, ma l'apprendimento, per essere significativo e non solo meccanico, deve avvenire, nell'ambito del luogo di azione, attraverso una negoziazione dialogica dei contenuti. Il concetto deve essere condiviso tra insegnante ed allievi in modo da diventare un patrimonio di conoscenza comune.



Non è solo la conoscenza dell'insegnante trasmessa all'allievo, ma è l'integrazione della conoscenza delle fonti di riferimento: insegnante, libro di testo, risorse mediatiche, internet e le esperienze e le conoscenze dell'allievo, che deve avvenire come attraverso un processo di scoperta e reinvenzione dei significati.

Gagliardi prosegue analizzando questo processo:
L'utilizzo della LIM, grazie al tracciamento delle sequenze didattiche, facilita l'azione educativa, infatti, evidenzia chiaramente le tappe del processo di insegnamento/apprendimento che comporta, secondo la strategia del problem solving, le fasi cicliche di programmazione (planning), di attività (acting), di osservazione (monitoring) e di riflessione (analysing).

In una articolo la prof.ssa R. Spagnoli afferma a tal riguardo: L’uso della LIM può, tra le nuove
tecnologie, essere un approccio in
grado di facilitare processi positivi di
tipo inclusivo in grado di riconoscere le
specificità, le esigenze e le potenzialità
di ciascun studente e l’uso valorizzato
delle differenze individuali. La LIM per
sua natura è già intrinsecamente inclusiva, rispetto ad altri strumenti o ausili,
ha un carattere universale, si rivolge
cioè già a tutti gli alunni, non soltanto a
quelli con qualche tipo di difficoltà.
Come usare allora la LIM per produrre maggiore inclusione? Organizzando la didattica in modo inclusivo,
ovviamente, sfruttando per questo
anche le possibilità che il nuovo mezzo
senza dubbio possiede. Ogni strumento che viene inserito nel percorso
formativo di uno studente, nel nostro
caso la LIM, anche e soprattutto in difficoltà, deve essere pensato in vista del
perseguimento di obiettivi a breve,
medio e lungo termine.
Pertanto, come insegnante di sostegno, credo sia importante la formazione della LIM per comprendere ed approfondire questa tecnologia come processo di inclusione.

domenica 16 ottobre 2011

Informatica per i bambini


ISA. Oggi, nell’auditorium del Cnr, in via Moruzzi, l’Istituto di informatica
e telematica (Iit) illustrerà, nel convegno su “Autistic behavior
computer-based didactic Sw”, un nuovo software per facilitare l’apprendimento
scolastico e non solo di bambini che soffrono di autismo. I ricercatori
dell’Iit presenteranno i primi moduli didattici utilizzabili col computer ed il
software di monitoraggio del grado di apprendimento dei bambini.

Il software sarà testato da 7 allievi di differenti scuole toscane e, a fine
anno scolastico, si potrà avere un rendiconto puntuale dei suoi vantaggi. «I
bambini autistici - spiega Maria Claudia Buzzi, ricercatrice dell’Iit - possono
avere notevoli difficoltà di apprendimento, ma apprezzano molto la tecnologia,
perché dà loro una risposta univoca e ripetibile. Il software è pensato per un
intervento precoce e intensivo in un’età compresa tra nido e materna, con
bambini che non parlano e sono poco ricettivi, ma può essere utile anche con
ragazzi più grandi». La filosofia alla base del progetto finanziato dalla
Regione è la condivisione della conoscenza. Tutto il materiale, infatti, e in
particolare i software didattico e di monitoraggio, sarà scaricabile gratis
dall’apposito sito web. Al progetto hanno partecipato con l’Iit anche,
l’Isti-Cnr, il Dipartimento di informatica del nostro ateneo, e le associazioni
Asa e Lasa, oltre alle scuole dei Comuni di L! ucca, Lammari e Capannori.

venerdì 10 settembre 2010

Il blilinguismo in famiglia...NO PROBLEM

uno studio pubblicato su PNAS e condotto dal professor Jacques Mehler insieme ad Agnes Kovacs della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste mostra che vivere in una casa in cui si parlano due lingue diverse costituisce un vantaggio per il bambino, che non solo impara fin da piccolo a comprendere sia la mamma che il papà, ma questo determina un miglioramento delle sue capacità cognitive . Da molti anni il professor Mehler, direttore del laboratorio Linguaggio, cognizione e sviluppo della SISSA, effettua studi riguardanti la plasticità del cervello, che permette di imparare due o più lingue. Il professore ha osservato, in particolare, bambini di 12 mesi - sei bilingue, sei monolingue - impegnati in un compito che richiedeva loro il controllo delle funzioni esecutive.I risultati dei due gruppi sono stati messi a confronto. Il compito consisteva nel dovever capire in quale lato dello schermo di un computer sarebbe comparsa la figura di un pupazzo, che attraeva la loro attenzione: a certe parole il pupazzo appariva a destra, ad altre a sinistra. I bilingue hanno dimostrato di capire subito il trucco e hanno risposto bene e rapidamente, mentre i loro coetanei monolingue hanno fatto più fatica.

mercoledì 8 settembre 2010

Giocare con l'arte


Qualche mese fa', presso la SSIS, ho effettuato un lavoro che, successivamente, mi hanno chiesto di esporre durante un convegno.
L'argomento riguardava l'uso del tatto per implementare lo studio dell'arte nelle persone cieche. L'dea di questo studio parte da molto lontano quando un giorno da piccola vidi un bambino cieco che toccava le musicassette e veniva per questo strillato dal padre....Quell'immagine è rimasta per sempre nella mia mente...Allora piansi senza dire niente a nessuno...da bambina già percepivo quanto accaduto come una sorta di ingiustizia. Il tatto rappresentava per quel bambino un modo per consocere cio' che lo interessava e lo circondava.....
C'è molto da dire, ma parto dal pensiero di un'educatrice che ha lavorato col figlio del famoso B. Munari....
"Che cosa possiamo fare con i nostri figli, nipoti, allievi e piccoli amici per stimolare la loro curiosità, suscitare interessi - magari creando le basi per future "passioni"- e promuovere il loro desiderio di capire e conoscere?
Impariamo a osservare insieme ai bambini il mondo che ci circonda, a scoprire come sono fatte le cose: accarezziamo con il "tocco leggero"; guardiamo e ascoltiamo con occhi e orecchie attente; usiamo le mani... così potremo affinare e sviluppare le loro percezioni sensoriali e conservare le nostre.
Proviamo a porre domande invece di voler spiegare tutto noi... li guideremo a fare delle scoperte in modo autonomo. Aiutiamoli a usare tutti i sensi, a costruire e reinventare da soli il loro mondo!"

venerdì 3 settembre 2010

Cucinando s'impara


Mi stavo accingendo a controllare gli ingredienti della Torta Camilla quando ho pensato che era fantastico quando col mio "Piccolo Forno" preparavo focaccie e tortine con mia nonna e mia sorella per i miei genitori ........
In effetti proprio ieri sera io e mio marito discutevamo su come le nostre nonne facessero la pasta....e di come mi divertissi a dare forma agli gnocchetti...dopo essere salita su una sedia per accedere all'alto bancone....
Ma a cosa serve giocare in cucina con i bambini? Per molti studiosi può stimolare e affinare i loro sensi, può aiutarli ad avere col tempo una sana alimentazione e sviluppare la loro creatività modificando, anche con semplici decorazioni le loro ricette...In effetti può essere una buona opportunità, per genitori e figli, al fine di trascorrere del tempo insieme e conoscersi meglio. ...Voi cosa ne pensate?Aspetto i vostri commenti.....

giovedì 2 settembre 2010

Favole per educare alle emozioni


Non ho ancora letto nulla di questo autore, ma mi ha colpito questo video. Credo siano interessanti delle fiabe che aiutino i bambini a trasmettere le proprie emozioni....un'ora a scuola nella città di Cartoon dove con cuore libero si spronano i bambini ad esprimere i propri sentimenti imparando a volare